È partnership strategica tra Renault Group e Ford. L’annuncio è arrivato lo scorso 9 dicembre. Un’operazione che punta a rafforzare la competitività di entrambe le aziende in un panorama automobilistico europeo oggi particolarmente sfidante.
Nel 2024, in Italia si sono registrati 317.365 incidenti stradali che hanno coinvolto 207.000 autovetture, il 3,6% in più rispetto al 2023. Emerge da un’analisi CARFAX, azienda internazionale che si occupa di informazioni sulla storia dei veicoli, su dati Aci-Istat. Lo studio accende i riflettori sull’importanza, per chi acquista un’auto usata, di poter accedere a più informazioni sul passato del veicolo.
Si va forse verso una revisione del green deal. A Bruxelles sembrano essersi resi conto che la transizione così com’è stata pensata – da politici e non dai tecnici informati sui fatti – sia irrealizzabile, oltre che un suicidio dell’industria automotive europea e conseguentemente della sua economia. Così si cercherebbe ora di correre ai ripari, modificando i traguardi da raggiungere entro il 2035.
Sono sempre di più i concessionari che trattano usato che utilizzano i report sullo storico dei veicoli per ridurre i rischi e distinguersi in un settore altamente competitivo dove l’insidia può nascondersi dietro l’angolo. Lo rivela uno studio di carVertical, società leader nella raccolta di dati per il settore automobilistico. Svolto tra giugno e agosto 2025 ha coinvolto 86 dealer in diversi mercati dell’Unione Europea, tra cui l’Italia.
A novembre il mercato italiano delle autovetture ha replicato il risultato dello stesso mese di un anno fa con 124.222 immatricolazioni. I primi 11 mesi del 2025 si chiudono, quindi, con 1.417.621 unità, il 2,4% in meno di gennaio-novembre 2024. Particolarmente negativo il confronto con il 2019: si sono perse circa 359.000 unità, pari al 20,2%.
Segnali rassicuranti dal mercato europeo (Ue più Efta e Regno Unito) dell’auto, che chiude ottobre a quota 1.091.904 unità targate, ossia il 4,9 per cento in più rispetto allo stesso periodo di un anno fa.
L’annuale rapporto elaborato dall’ente certificatore teutonico Dekra rivela come il fattore umano sia ancora la causa principale degli incidenti gravi in Europa, vanificando parzialmente così i miglioramenti in tema di sicurezza stradale.
Unrae ha diffuso i risultati dettagliati del mercato italiano dell’usato relativi ai primi nove mesi dell’anno. I trasferimenti netti di proprietà hanno raggiunto quota 2.346.462, in crescita del 2,5%, mentre le minivolture si sono attestate a 1.747.183, segnando un incremento del 5,0%.
Integrare i carburanti rinnovabili nella normativa sulle emissioni di CO2 per le autovetture e i veicoli commerciali leggeri. Questa, in sostanza, la richiesta a Bruxelles da parte di 30 Associazioni della filiera automotive europea, tra cui ANFIA in vista della prossima revisione del regolamento sul tema.
ACI e Istat hanno diffuso le stime preliminari sull’incidentalità in Italia nel primo semestre del 2025. Buone notizie: si è registrata una diminuzione degli incidenti stradali con lesioni a persone, dei feriti e, soprattutto, delle vittime.
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