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Aprile segna -0,4%, cumulato a -2,6%. Sostenuto da una buona dose di ottimismo, il mercato dell’auto europeo ad aprile è risultato sostanzialmente stabile rispetto ad aprile 2018.

+1,5% solo grazie al giorno lavorativo in più. ). Il primo quadrimestre conserva però il segno negativo, con una flessione del -4,6%: 712.196 immatricolazioni contro le 746.689 del primo quadrimestre 2018.

Marzo ha registrato il terzo risultato negativo dell’anno, per il mercato Italia delle auto nuove, e il peggiore: secondo i dati diffusi dal MIT, le immatricolazioni sono state 193.662, che significano -9,6% sullo stesso mese del 2018

Dentro la sollevazione pronta e unitaria del settore auto italiano seguita all'introduzione dell'Ecotassa sono scomparsi d’incanto le turbolenze e il progetto di scissione all'interno del mondo delle rappresentanze dei Concessionari italiani.

Il 2019 ricomincia con gennaio a -4,6%. Con gennaio diventano cinque i mesi consecutivi distinti dal segno meno del mercato europeo. Sono state 1.195.000 le immatricolazioni nei 28 Paesi dell’Unione.

Il 2018 chiude in bilico sulla parità. Quarto mese consecutivo di calo per i mercati dell’Unione Europea, Malta esclusa. A dicembre sono state immatricolate 998.000 autovetture, l’8,4% in meno su dicembre 2017

Il 2018 chiuderà a quota 1.910.000. Freno a mano tirato anche a novembre, per il mercato Italia delle auto nuove: è il settimo mese su 11 chiuso con il segno negativo.

Ottobre -7,3%, tiene il cumulato +1,5%. Sono 85mila le vendite che mancano all’appello. Di queste, oltre 20.000 fanno capo alla Germania che ha perso il 7,4%

La costante è ormai il segno negativo, per il mercato Italia delle auto nuove. Ottobre ha infatti chiuso a -7,4% sullo stesso mese del 2017: 146.655 le immatricolazioni indicate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti contro le 158.417 di un anno fa

Anche i mercati europei hanno presentato a settembre il conto Wltp. La nuova normativa di omologazione adottata in tutto il mondo nel mese di settembre ha determinato il crollo della maggior parte dei mercati continentali