Correva l’anno 1973 e il 23 novembre, col Decreto Legge 304 del Governo Rumor, iniziava quella fase storica dell’Italia nota sotto il nome di ‘Austerity’, Un’austerità dettata dal conflitto che era scoppiato poco prima in Medioriente, la guerra del Kippur, quando gli eserciti di Egitto e Siria attaccarono a sorpresa Israele. Con la conseguenza che il prezzo del petrolio schizzò immediatamente dai tre ai dodici dollari al barile.

Non ci sono segnali di crisi tra gli italiani e le quattro ruote. L’Osservatorio 2023 ‘Stili di mobilità’ di Legambiente-Ipsos in collaborazione con Unrae conferma che per l’84% degli abitanti della Penisola nessun mezzo di trasporto è comodo come l’auto e ben l’83% - 10 punti percentuali in più del sondaggio precedente - non è disposto a farne a meno.

La prima edizione fotografa la situazione italiana dei primi 9 mesi del 2023 mettendola a confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente. Emerge innanzitutto che oltre 8 auto su 10 nuove in Italia vengono acquistate ricorrendo a un finanziamento per la cui richiesta ci si attiva spesso qualche mese prima. Le stime di accettazione si attestano intorno al 75%.

Fiat 500 batte tutti in Germania nel mese di ottobre. I dati di vendita comunicati dal Kba, il Kraftfahrt-Bundesamt, l’Ufficio Federale tedesco dei veicoli a motore (l’omologo del nostrano Pra, per intenderci) dicono infatti che il mese scorso la piccola italiana è stata immatricolata per ben 5.401 volte.

Continua la sua crescita il mercato italiano dell’auto, che chiude ottobre con 139.052 immatricolazioni, contro le 115.852 di un anno fa: il 20 per cento in più. Sul cumulato gennaio-ottobre 2023...