L’edizione 2021 dell’Annuario Statistico ACI conferma quello che purtroppo tutti sappiamo: il 2020 è stato l’annus horribilis per il mercato dell’auto. Causa emergenza Covid le immatricolazioni, in Italia, hanno toccato il livello più basso degli ultimi vent’anni.
Il risultato è che il parco circolante italiano resta tra i più vecchi d’Europa: l’età media delle auto è pari a 11 anni e 10 mesi (5 mesi in più rispetto al 2019) e 1 auto su 5 ha almeno 18 anni ed è Euro 0-1-2.
Svecchiare il parco dovrebbe essere la parola d’ordine ma il ricambio, per Aci, è rallentato da due fattori: la crisi economica innanzitutto e un mercato che ha quasi raggiunto il punto di saturazione. Nella Penisola si contano, infatti, 666 auto ogni 1000 abitanti, il valore più alto in Europa.
Nel 2020, per usare l’auto gli italiani hanno speso poco più di 124 miliardi di euro: 30,7 miliardi di euro in meno rispetto al 2019 (-20,2%). Per la manutenzione/riparazione sono stati investiti 21,7 miliardi di euro che indicano una flessione del 17,3% sull’anno precedente. La spesa media sostenuta per utilizzare l’auto è risultata pari a circa 3.100 euro, nel 2019 era stata di 3.900 euro.
Crollato, infine, nell’ultimo anno anche il gettito fiscale generato dal comparto, che si è attestato poco al di sotto dei 52,8 miliardi di euro: -19,1% rispetto al 2019. L’entrata maggiore è stata quella derivata dalla vendita dei carburanti (28,5 miliardi), seguita da Iva per l’acquisto dei veicoli (6,8 miliardi) e tassa automobilistica (5,5 miliardi).
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