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Targhe ‘Prova’, un chiarimento

28/05/2018 – Una risposta della Polizia Stradale alla richiesta di chiarimenti avanzata dalla Prefettura Arezzo qualche giorno fa, ha gettato nel caos il mondo dell’autoriparazione e del commercio di auto usate.

Nella comunicazione, la Stradale afferma che non si può marciare né sostare su strade pubbliche o aperte al pubblico con veicoli sì targati, ma privi di propria assicurazione per la responsabilità civile: anche nel caso in cui su di essi sia apposta la targa ‘Prova’. Chi lo fa rischia una sanzione di 849 euro se l’assicurazione è scaduta da oltre trenta giorni (594,30 se si paga entro cinque giorni dalla notifica) oppure di 212,25 se si riattiva dopo il quindicesimo giorno ma non oltre il trentesimo (148,58 in forma ridotta.

In sostanza, si vuole ribadire che sono autorizzati alla circolazione con targa ‘Prova’ solo i veicoli da immatricolare e/o privi di carta di circolazione, nonché quelli già targati, purché provvisti di Rca propria e in regola con la revisione ministeriale (qualora richiesta).

Insomma un chiarimento del Ministero degli Interni, per porre fine soprattutto a quella prassi di alcuni salonisti che utilizzano di volta in volta - a scopo personale - vetture della propria esposizione non assicurate.