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Sulla griglia di (ri)partenza

21/04/2020 - Le concessionarie italiane si preparano alla fase 2, quella di graduale riapertura delle attività commerciali, prevista per il prossimo 4 maggio. Lo fanno seguendo le linee guida che Federauto ha notificato alla Presidenza del Consiglio dei Ministeri gli scorsi giorni. Obiettivo: garantire adeguati livelli di salute e sicurezza agli operatori, come ai clienti. Riassumiamo qui le operazioni che i dealer devono svolgere, nella fase precedente e alla ripartenza vera e propria.

Prima della ripresa dell’attività è prevista l’igienizzazione e la sanificazione degli ambienti di lavoro. A tal proposito si ricorda che una superficie può essere considerata igienizzata quando non vi è evidenza di sporcizia e la superficie non è grassa al tocco. È, invece, sanificata quando si sono utilizzati prodotti atti a garantire anche l’eliminazione di germi. Le procedure e i prodotti da utilizzare sono definiti in specifici protocolli predisposti dai fornitori di servizi di pulizia.  L’igienizzazione deve essere effettuata, dopo la normale pulizia, nelle postazioni di lavoro, in sale riunioni, uffici, magazzini, aree logistiche, showroom, servizi igienici, spogliatoi, aree relax, mense e caffetterie, distributori d’acqua, condizionatori d’aria e termoventilatori, mezzi di servizio, carrelli, etc. e nelle aree aziendali assegnate ai fornitori. Sempre prima di rialzare la serranda è indispensabile trasmettere a tutto il personale (quindi interno ed esterno) un pacchetto informativo che includa le misure e le regole attuate nei locali aziendali, attraverso mail o whatsapp.

Deve contenere, tra l’altro, le istruzioni per il lavaggio delle mani - sia con acqua e sapone sia con liquido igienizzante-, le indicazioni per la pulizia individuale delle superfici di lavoro, le modalità di approvvigionamento dai distributori d’acqua con bicchieri/borracce, note sul comportamento per visitatori e fornitori e le norme per utilizzo dei Dispositivi di Protezione individuali (DPI) e sulla corretta gestione di possibili sintomi di COVID-19 con relative attività di prevenzione.

Alla ripresa vera e propria ci deve essere un incontro informativo con il responsabile in azienda focalizzato sulle misure dicontenimento della trasmissione del virus, sui comportamenti da tenere nelle aree comuni (servizi igienici, spogliatoi, aree relax, mense, aree fumo) e sull’uso dei DPI. Devono essere adottati specifici processi e cicli di pulizia e, ove necessario, di igienizzazione degli ambienti di lavoro, a cura dei singoli addetti (su scrivanie, tastiere, mezzi di servizio e carrelli) o di un’impresa di pulizie incaricata. Devono, poi, essere mantenute le misure attive già prima della sospensione dell’attività lo scorso 11 marzo che andranno affiancate a quelle nuove, come la rilevazione della temperatura corporea in ingresso (a 37,5°C non si potrà accedere in azienda ma si è invitati a tornare a casa e contattare il medico di famiglia). Sì, quindi, ai gel igienizzanti in specifici punti, a detergenti liquidi e carta per mantenere pulite postazioni e attrezzature, al rispetto della distanza di almeno un metro. No agli assembramenti in nessun luogo, mense e spazi relax inclusi, anche con pause a turni.

Per quanto riguarda riunioni e meeting sono da preferire gli strumenti di tele/call conference. Ove non sia possibile è comunque indispensabile mantenere la distanza, accedere alla sala solo dopo aver disinfettato le mani, non utilizzare in maniera promiscua microfoni e altri dispositivi, ventilare l’ambiente prima, durante e dopo l'incontro.

Tutte le persone (interne ed esterne) che entrano nei locali aziendali devono indossare mascherine chirurgiche conformi ai requisiti di legge e guanti forniti dall’azienda (un paio per ogni giornata di lavoro) da utilizzare obbligatoriamente durante le operazioni di pulizia del posto di lavoro. Per quanto possibile, si deve evitare mobilità di personale tra le sedi e reparti, rotazioni individuali e spostamenti frequenti.