25/10/2020 - Federpneus e Cna (la Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa), in rappresentanza rispettivamente dei rivenditori di pneumatici e delle officine di autoriparazione, hanno inviato una lettera al Ministero dell’ambiente per sollecitare degli interventi urgenti inerenti il problema dei ritardi nei ritiri degli pneumatici fuori uso, i cosiddetti Pfu.
Da molti mesi ormai, le categorie di cui sopra – che versano regolarmente allo Stato il contributo ambientale - segnalano d’avere i piazzali pieni di vecchi copertoni in attesa di ritiro, cosa che espone le aziende a rischi ambientali e sanzioni di natura sia amministrativa sia penale, qualora siano superati i quantitativi autorizzati come deposito temporaneo presso le autofficine.
Nella lettera si chiede che, alle imprese con richiesta di ritiro inevasa, siano temporaneamente sospese eventuali sanzioni oppure siano elevati i limiti di stoccaggio in vigore. Inoltre si richiede una maggiore vigilanza del Ministero sugli operatori preposti alla raccolta degli Pfu, nonché un aumento delle quantità raccolte per lo smaltimento, accompagnato eventualmente comunque da un equo incremento dell’attuale contributo ambientale.
Tutto per evitare un eventuale collasso all’indomani del nuovo cambio stagionale delle coperture, previsto per il prossimo 15 novembre.
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