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Salone di Ginevra addio?

5/07/2020 – La pandemia da Covid-19 non smette di mietere vittime. L’ultimo a farne le spese è il Salone internazionale dell’auto di Ginevra, quello che si teneva ogni anno nel mese di marzo, sulle sponde del lago Lemano. L’imperfetto è d’obbligo, perché dopo il precipitoso dietro front di quest’anno, a meno di quattro giorni dall’inaugurazione su raccomandazione del Consiglio Federale elvetico, la fondazione proprietaria della kermesse - in onda dal lontano 1905 - ha deciso d’alzare bandiera bianca. La causa è il buco da 11 milioni di franchi svizzeri generato proprio dall’annullamento in extremis dell’appuntamento 2020 e il rifiuto d’accettare un prestito da 16,8 milioni di franchi promesso dal Consiglio di stato ginevrino. Somma legata all’organizzazione di un’edizione 2021 gestita in outsourcing da Palexpo Sa (società proprietaria del centro fieristico ospitante il Salone) e che avrebbe coinciso con la restituzione di una prima tranche del prestito. Cosa impossibile secondo la fondazione del Salone, impossibilitata a raccogliere prenotazioni sufficienti per un’edizione 2021: troppi i soldi persi dalle Case a causa sia dell’annullamento tardivo della manifestazione sia per il lockdown mondiale, per cui sarebbero state disponibili a tornare in fiera solo eventualmente nel 2022.

Da qui la decisione della fondazione organizzatrice di vendere tutto a Palexpo Sa, che comunicherà il programma delle prossime edizioni più avanti.

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Via Ungheria, 8

47921 Rimini - Italia

Tel. 0541-745878

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