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Profondo rosso

Il mercato dell’auto archivia aprile con il segno negativo. Le immatricolazioni si sono fermate a quota 145.033 unità che indicano una flessione del 17,1% rispetto allo stesso mese 2019 (impossibile il confronto con il 2020, quando il Paese era in pieno lockdown). 

Complessivamente nel 1° quadrimestre dell’anno sono state registrate 592.181 auto con una perdita del 16,9% sul 2019. In numeri vuol dire circa 120.000 vetture in meno rispetto allo stesso periodo di due anni fa.

 

Secondo Unrae,Associazione delle Case automobilistiche estere, in assenza di rifinanziamento degli incentivi, quest’anno si potrebbero perdere oltre 300.000 immatricolazioni con un impatto pesante non solo per le casse dei concessionari. In circa 3 mesi e mezzo, i fondi stanziati hanno consentito, infatti, la rottamazione di 185.000 vecchie auto con un’aggiuntività di introiti IVA e IPT per l’erario di circa 160 milioni di euro.

“Il PNRR del Governo - ha commentato Michele Crisci, Presidente Unrae - sembra aver trascurato il settore dell’auto. È importante che vengano presto trovati altri strumenti normativi per rendere strutturali gli Ecobonus per le vetture ‘green’ con emissioni fino a 60 g/km CO2. Nel breve periodo, invece, è urgente il rifinanziamento degli incentivi per le vetture della fascia 61-135 g/km di CO2 che finora, sempre nell’ottica della sostenibilità, hanno dato il contributo più rilevante”.

 

In calo tutte le aree geografiche rispetto al 2019. È, comunque, ancora il Nord Est a trainare la domanda con una quota del 34,1% grazie alla spinta del noleggio. In seconda posizione il Nord Ovest con un 29,8% e, quindi, il Centro con un 22,2% nel cumulato. Il Sud si ferma all’11,3% e le Isole al 5,5%.

 

Vero e proprio boom nei primi quattro mesi dell’anno per le vetture ibride che conquistano il 27,3% del mercato. Prosegue, invece, la drastica riduzione di diesel e benzina che si fermano rispettivamente al 32,8% e al 24,8%. Le Gpl detengono uno share del 6% inseguite dalle ibride plug-in con un 3,9% e dalle elettriche al 3%. Il metano deve accontentarsi del 2,3%.

 

L’analisi delle immatricolazioni per fascia di CO2 evidenzia una forte accelerazione di quota delle vetture incentivate da 0 a 20, da 21 a 60 e per quelle da 61 a 135 g/km, che coprono complessivamente circa il 70% del mercato del quadrimestre. In continua flessione la fascia da 136 a 190 g/km e quelle penalizzate dal malus oltre i 190 g/km di CO2 .

 

Infine, l’usato. Ad aprile si evidenzia un calo del 22% rispetto al 2019 con 281.483 passaggi di proprietà. Il 1° quadrimestre si chiude con una flessione peggiore di quella del nuovo: 1.175.552 trasferimenti indicano un calo del 20,6%.

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