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Nuovo schema di gioco

6/05/2019 - Nuovo schema di gioco nelle concessionarie nella Fase 2 dell’emergenza Covid-19. Se ne è parlato nell’ultima puntata di ‘A testa alta’, progetto di approfondimento ideato nell’ambito del programma formativo Focus Officina, nato dalla collaborazione tra Quattroruote Professional e Autopromotec insieme a CNA Autoriparazione e Confartigianato Autoriparazione. Puntata che ha visto tra i relatori Michele Crisci, presidente Unrae, Fabrizio Guidi, presidente di AsConAuto, Giovanni Rigoldi, presidente consorzio Miro e Francesco Maldarizzi Ad della Maldarizzi Automotive, concessionaria di Sincro Puglia-Basilicata.

“Il business – ha confermato Michele Crisci - sta cambiando schema. Oggi più che le dimensioni contano la capacità di leadership. Bisogna, infatti, riuscire a combinare l’esigenza di far ripartire il business con la sicurezza dell’ambiente, per lavoratori e clienti”. E poi c’è il problema di attivare la domanda. “Il mercato va stimolato subito – ha ribadito il presidente Unrae - perché siamo di fronte a una crisi epocale. È indispensabile rimettere in moto un settore strategico, che pesa 15 punti di Pil. Servono misure importanti per aumentare la propensione al consumo, fiaccata a tutti i livelli”.

Fabrizio Guidi si è soffermato sull’attività che AsConAuto ha portato avanti, seppur in maniera ridotta, anche in piena emergenza, per garantire la mobilità non solo dei veicoli d’emergenza ma di tutti quelli in uso tra coloro che non hanno mai smesso di lavorare. “Servizi – ha ribadito – che sono stati erogati mettendo sempre in primo piano la sicurezza”. Anche il presidente di AsConAuto si è poi soffermato sui ‘nuovi schemi di gioco’. “È cambiato e cambierà molto il modo di lavorare. In questi mesi di lockdown abbiamo compreso l’importanza di operare anche a distanza. Noi come AsConAuto abbiamo fatto molta esperienza in questa direzione: gli autoriparatori possono ricevere ricambi e formazione a casa”. Guidi ha anche sottolineato l’importanza di un dialogo tra mondo automotive e Governo per far ripartire le vendite. “Bisogna poter acquistare senza limiti. In questi mesi si è compreso che la demonizzazione del diesel non aveva senso. Tutte le auto sono sempre meno inquinanti e più prestazionali. Serve un bagno di intelligenza rispetto al mondo dell’auto”.

Intanto ricominciano a girare i ricambi anche nella regione più colpita dall’emergenza, la Lombardia, come confermato da Giovanni Rigoldi che ha notato però come sia difficile oggi prevedere il futuro del mercato dell’auto. “I consumatori sono spaventati anche a uscire di casa. Ci troviamo ancora in una fase di incertezze. Cosa ci ha lasciato questa drammatica esperienza? Abbiamo compreso che oggi è fondamentale essere digital. Ma la digitalizzazione necessita di competenze, bisogna strutturarla”.

Attenzione però: se tra i dealer si è rafforzato il convincimento che l’on line sia fondamentale altrettanto importante rimane l’off line. “Si dovrà collaborare affinché il cliente scelga quanta esperienza vorrà fare on line o quanta off line, – ha aggiunto Crisci - l’esperienza deve essere costruita intorno al cliente e il concessionario rimane un anello fondamentale della catena”.

La ripartenza rischia di essere più difficile al Sud. Meno colpito dall’emergenza sanitaria ma non ad quella economica. “Siamo preoccupati per quello che ci attende – ha detto Francesco Maldarizzi – non è questione di pessimismo ma di obiettività. La gente non avrà la capacità di spesa, e i fattori psicologici possono incidere più di quelli economici. Vedo invece in un’ottica positiva l’autoriparazione che potrà tornare presto alla normalità”.

 

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