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L’industria dell’auto si converte

5/04/2020 – Fabbriche auto ferme un po’ ovunque, dall’Europa agli Stati Uniti d’America. Solo la fornitura di ricambi e pochi altri servizi sono garantiti, mentre le linee di produzione sono ferme.

E allora, come in periodo bellico, molte aziende hanno deciso di dare un aiuto concreto ai propri stati per la guerra contro il famigerato Covid-19, il virus d’origine cinese che sta mietendo vittime in tutto il mondo e mettendo in ginocchio l’economia del globo.

In Italia, due fiori all’occhiello dell’industria automobilistica nazionale, la Ferrari e la Lamborghini, hanno iniziato a produrre, rispettivamente, componenti per respiratori polmonari (quelli utilizzati nei reparti di terapia intensiva per intenderci) e mascherine protettive per naso e bocca. In Usa sono impegnate in questa battaglia sul fronte della produzione di ventilatori polmonari sia Ford sia General Motors, mentre Tesla sta cercando di modificare alcuni componenti delle proprie vetture affinché servano alla produzione delle apparecchiature medicali più ricercate del momento. Nel Regno Unito se ne sta occupando niente meno che l’Aston Martin e in Germania Mercedes-Benz  ha messo a disposizione le proprie tecnologie avanzate nel settore dello stampaggio in 3D.

Insomma, la tanto vituperata industria dell’automobile è quella che più rapidamente s’è convertita alla produzione di ‘armi’ per combattere il Coronavirus.

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