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Incentivi per affrontare Covid-19

3/03/2020 – Continua a soffrire il mercato auto in Italia. Il secondo mese dell’anno ha fatto registrare un meno 8,8 per cento con 162.793 immatricolazioni contro le 178.493 di un anno fa. A spingere verso il basso le immatricolazioni il tracollo dei privati (meno 19 per cento) e delle società (meno 13). È andata meglio al segmento del noleggio che ha segnato una crescita a due cifre, più 19 per cento. Complessivamente nei primi due mesi dell’anno ci si è fermati a quota 320.383 unità, il 7 per cento in meno del primo bimestre 2019. I prossimi mesi? Si attende un’ulteriore flessione delle registrazioni causa Covid-19. Il rallentamento delle attività economiche è sotto gli occhi di tutti e le stime per l’anno in corso parlano di un milione e mezzo di immatricolazioni, numeri che riporterebbero il Paese indietro di sette anni.

“In un contesto di grande incertezza, con un mercato delle autovetture già di per sé depresso – ha commentato Michele Crisci, Presidente Unrae – si inserisce la crisi da coronavirus, la cui durata e impatto sono al momento ancora tutti da vedere. I dati dei primi due mesi dell'anno mostrano il rischio di mettere in ginocchio un settore fondamentale per il Pil italiano, viste le potenziali gravi ripercussioni sulla filiera della distribuzione e dell'assistenza, che conta oltre 160.000 occupati nel nostro Paese. Le aree interessate dal blocco delle attività nell’ultima settimana di febbraio sono ubicate nelle tre regioni che rappresentano oltre 1/3 del mercato auto. L’assenza di traffico nelle concessionarie pur non impattando, se non in modo marginale, il risultato del mese scorso, lascia purtroppo presagire un crollo delle immatricolazioni nei prossimi mesi. Grave segnale si riscontra dal canale dei privati le cui vendite scendono addirittura del 19 per cento, arrivando a pesare solo il 51 per cento del mercato, un dato vicino al minimo storico. Unico raggio di luce nel mercato  è l’aumento a tripla cifra della domanda di veicoli a ridotte emissioni, che beneficiano del contributo Ecobonus, misura promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico per migliorare la qualità dell’aria e dell’ambiente, che andrebbe assolutamente rafforzata”.

Entrando nel dettaglio delle alimentazioni si registra un nuovo calo a doppia cifra (meno 29 per cento) delle immatricolazioni di vetture diesel che ora si fermano a quota 34,8 per cento, 10 punti in meno rispetto a un anno fa. In calo anche i benzina, ma solo del 3,2 per cento. È questa la motorizzazione regina del mercato italiano con uno share del 44,9 per cento. Crescita del 91 per cento nel mese per le ibride che contribuiscono al totale con un 11 per cento e del 900 per cento per le elettriche che detengono una quota dell’1,5. Il resto lo fanno metano e Gpl.

Infine, i trasferimenti di proprietà. Al  lordo delle minivolture sono stati 336.634, il 7,3 per cento in meno dello stesso mese 2019. Guardando al cumulato dei primi due mesi dell’anno la perdita è stata dell’8,8 per cento.  

 

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