1/11/2020 – La recrudescenza del Covid-19 non sembra frenare le attività di manutenzione agli autoveicoli, ritenute – a ragione – fondamentali per la sicurezza da parte dei rispettivi utilizzatori.
Stando a un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec sulla base di una recente indagine di McKinsey, il 32 per cento degli automobilisti prevede infatti di ricorrere nei prossimi mesi a un maggior numero d’interventi per mantenere l’efficienza del proprio veicolo. Soltanto il 15 per cento degli intervistati ha invece deciso di rinviare il passaggio in officina a causa della crisi e di posticipare perciò manutenzione e riparazioni. Il 53 per cento degli automobilisti interpellati sostiene comunque che non vi saranno grandi cambiamenti e che l’emergenza non avrà significative ripercussioni sulle intenzioni di recarsi o meno dal meccanico: insomma, se serve, ci si andrà.
La ricerca è stata però condotta in settembre, su un campione rappresentativo di automobilisti residenti in Usa, Gran Bretagna, Germania, Francia, Italia, Cina e Giappone. Interessante notare come l’Italia sia la nazione meno propensa a rinunciare alla manutenzione e/o alla riparazione delle proprie autovetture. In ordine di propensione alla manutenzione/riparazione dei veicoli, seguono la Cina, la Germania, il Giappone, la Francia, gli Stati Uniti e – fanalino di coda – la Gran Bretagna.
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