17/08/2019 - Tra i costruttori, qualcuno credeva d’inaugurare un nuovo filone capace di contrastare il calo generale delle vendite, così come successe coi Suv, alla fine diventati leader del mercato automobilistico. Ma così non è stato e per i pick-up di taglia media e fascia alta, proposti spesso da marchi blasonati ma non avvezzi al segmento, s’intravede già la fine.
Da questa estate non è infatti più prodotto da Mitsubishi il Fullback etichettato Fiat, mentre sarebbe imminente anche l’addio al mercato della Classe X Mercedes-Benz, dopo che già da qualche mese la sua produzione è stata cessata in Argentina.
Si sa poi che anche l’Amarok Volkswagen non avrà un futuro, almeno così com’è. Perché, grazie al recente accordo con Ford, sarà la casa dell’Ovale Blu, specialista e leader nel mercato del pick-up, a produrre la prossima generazione targata Wolfsburg.
Due i fattori che hanno abortito il decollo di questi camioncini di lusso. Innanzitutto le normative. In buona parte d’Europa, sono considerati mezzi da lavoro e come tali vanno immatricolati, pur essendo salotti viaggianti venduti a 50 mila euro o più. Poi la guerra al diesel ha fatto il resto, fermandone definitivamente le vendite nel Vecchio Continente, unico mercato dove questo tipo di prodotto poteva avere un certo appeal: in Usa si preferiscono i large-size pick-up, nel resto del mondo certamente i mid-size, ma molto, molto più economici.
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