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IAM 19 fa il punto sull’autoriparazione

26/05/2019 – Il convegno IAM 19 (International Aftermarket Meeting), tenutosi ad Autopromotec - che proprio oggi ha chiuso i battenti - ha delineato gli scenari futuri del post-vendita automotive. Un appuntamento ormai classico, questo organizzato da Autopromotec Edu, dove stavolta sono stati presi in considerazione i nuovi ‘driver’ di mercato, quali la guida autonoma, l’auto connessa, quella condivisa e l’elettrica, temi che influenzeranno il mondo della manutenzione e della riparazione automotive.

Secondo Michele Bertoncello di McKinsey&Co, tra i relatori del convegno,  l’elettrificazione ad esempio causerà una decrescita importante dei ricavi della filiera aftermarket, creando però  contemporaneamente nuove opportunità di business legate alle novità, che imporranno però necessariamente d’acquisire dimestichezza nell’Information Technology. In termini di modifica del business d’officina, lo studio prevede da qui al 2025 una diminuzione degli incidenti grazie ai sistemi d’assistenza alla guida e una diminuzione dei tassi d’usura dei veicolia seguito di limiti di velocità più severi.  Ma la crescita importante della sensoristica e dell’elettronica di bordo porterà a ricambi più costosi e alla necessità di maggiori operazioni per la calibrazione degli Adas.

Le flotte, sempre più presenti nel parco circolante, avranno un potere contrattuale crescente nei confronti dell’aftermarket, mentre le reti d’assistenza dovranno tenere conto d’una maggiore penetrazione della mobilità condivisa nei centri urbani.