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Gli imputati si dichiarano innocenti

29/01/2018 - L’industria automobilistica tedesca torna sul banco degli imputati. Questa volta l’accusa è quella di aver utilizzato scimmie e uomini come cavie per studiare gli effetti del biossido di azoto sulla salute. A sollevare la questione che riguarderebbe Bmw, Mercedes-Benz, Volkswagen e Bosch sono state alcune riviste americane e tedesche. I test si sarebbero svolti nel 2014 in un laboratorio americano e sarebbero stati commissionati dall’Associazione Europea per lo Studio della Salute e dell’Ambiente Trasporti (nota come EUGT), fondata dai quattro colossi automotive nel 2007 proprio per approfondire gli studi sull’impatto dell’inquinamento atmosferico, e sciolta lo scorso anno.

Volkswagen e Daimler hanno preso immediatamente le distanze.

Hans Dieter Poetsch, presidente del Consiglio di sorveglianza di Volkswagen ha fatto sapere che questi esperimenti non sono in alcun modo accettabili e che i vertici si impegneranno affinché vi sia un’indagine completa sulle procedure e chi ha sbagliato possa pagare.

Daimler in un comunicato ufficiale ha scritto “Ci dissociamo espressamente dagli studi e dall'EUGT. Siamo sconvolti dalla natura e dalla portata degli studi e dalla loro attuazione e condanniamo gli esperimenti nel modo più assoluto. L'approccio di EUGT contraddice i nostri valori ed i nostri principi etici. Anche se Daimler non ha avuto influenza sulla progettazione dello studio, abbiamo avviato un'indagine approfondita sulla questione.”

Deve, invece, ancora pronunciarsi Bmw.

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