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Ford Europa ne licenzia 12mila

29/06/2019 – Già lo scorso autunno, il Ceo Jim Hackett aveva previsto un futuro imminente di lacrime e sangue per Ford, l’azienda da lui comandata. E, oggi, le nubi minacciose d’allora paiono essersi trasformate in una pioggia di licenziamenti.

Stando a quanto annunciato con un comunicato ufficiale giovedì scorso, l’azienda americana andrebbe incontro in Europa a una profonda ristrutturazione, che implicherebbe l’allontanamento di ben 12mila dipendenti, stante la creazione d’un nuovo modello operativo e organizzativo che include tre gruppi di business fortemente orientati al cliente: veicoli commerciali, passeggeri e importati (come la Mustang e l’Explorer). L’idea sarebbe di puntare maggiormente sui mezzi da lavoro – ambito in cui l’Ovale blu è forte -, grazie anche alla recente alleanza strategica con Volkswagen, dove Ford s’occuperebbe dei pick-up e dei grossi furgoni, mentre alla Casa di Wolfsburg toccherebbe la realizzazione di un city van: questo a partire dal 2022.  C’è poi l’intenzione d’ampliare la gamma di veicoli elettrici o elettrificati (come gli ibridi) e di allargare la gamma dei Suv, sacrificando alla causa alcune note berline/station wagon (ad esempio la Mondeo).

Come conseguenza di ciò, verranno chiusi l’impianto motori di Bridgend nel Galles del Sud e quello dei cambi in Aquitania (Francia), nonché le fabbriche russe Sollers di Naberezhnye Chelny, San Pietroburgo ed Elabuga (motori), mentre l’impianto di Kechnec (Slovacchia) che produce trasmissioni verrà ceduto all’austriaca Magna. Saranno ridotti i turni nelle fabbriche di Saarlouis (Germania) e Valencia (Spagna), così come ‘snellita’ la struttura nel Regno Unito, attraverso la chiusura dei quartier generali Ford of Britain più Ford Credit Europe a Warley, con la conseguente concentrazione delle suddette attività nella sola sede britannica di Dunton.

Tutto ciò a partire da dopodomani, lunedì 1° luglio.