Secondo giro di contrattazioni in Germania tra il Gruppo Volkswagen e le rappresentanze sindacali delle maestranze, riunite sotto la tenace quanto potente Ig Metall. La quale aveva chiesto a Volkswagen Ag di ripristinare i contratti collettivi risolti con effetto dal 31 dicembre 2024, senza alcuna modifica dei contenuti. A causa della crisi economica dell’industria automobilistica, Volkswagen non è però in grado di soddisfare questa richiesta, né quella del sindacato di un aumento salariale del 7 per cento. Anzi, da contro, la Casa di Wolfsburg ritiene piuttosto che una riduzione del 10 per cento delle retribuzioni attuali darebbe a Volkswagen Ag la possibilità di effettuare investimenti futuri per rimanere competitiva e, quindi, salvaguardare i posti di lavoro.
Non usa giri di parole in merito Arne Meiswinkel, negoziatore capo di Volkswagen Ag: “Siamo molto preoccupati per l’attuale andamento dell'industria automobilistica in Europa e in particolare in Germania. Il trend negativo nell’ultimo trimestre, in particolare del brand Volkswagen che ha registrato un margine di appena il 2,1 per cento, rende particolarmente chiara la situazione. Se i dati rimarranno a questo livello, non saremo in grado di finanziare il nostro futuro. Alla luce di ciò, non possiamo soddisfare la richiesta di Ig Metall di ripristinare i contratti collettivi risolti. Anche in caso di riduzione, i livelli retributivi in Volkswagen rimarrebbero – secondo Meiswinkel - comunque molto interessanti rispetto alla media del settore”.
Ma sarebbero anche ulteriori tagli in vista, legati essenzialmente ai bonus. Ad esempio la riduzione di quello destinato ai dipendenti della fascia Tarif Plus, con l'obiettivo di legarlo al sistema di partecipazione agli utili concordato collettivamente, cui s’affiancherebbe anche l’eliminazione di quello denominato ‘anniversario’ e di quello da 170 euro mensili concordato collettivamente. E non solo. Per Volkswagen serve inoltre un contratto collettivo da 35 ore settimanali con l’eliminazione della clausola di salvaguardia per i dipendenti assunti prima del 2005, nonché una sforbiciata sulle assunzioni di apprendisti e studenti duali, in futuro basate solo sulle effettive necessità.
Per questo round di negoziati è tutto e le prospettive non sono certamente rosee. Vedremo cosa succederà il 21 novembre prossimo, quando le parti s’incontreranno di nuovo.
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