Dallo scorso 25 settembre, ad Hannover (Germania), è iniziata la contrattazione tra Volkswagen Ag e il coriaceo sindacato dei metalmeccanici Ig Metall. In un comunicato ufficiale diramato la sera stessa, la Casa di Wolfsburg ha confermato di non poter accogliere le richieste avanzate da Ig Metall, che prevedevano un ritocco salariale legato all’inflazione galoppante, ribadendo invece quanto dichiarato da Arne Meiswinkel, negoziatore capo di Volkswagen Ag: “Dobbiamo garantire il futuro e la competitività di Volkswagen nel lungo periodo. Per farlo, dobbiamo ridurre i costi. È il momento di un'azione congiunta e lungimirante”.
A causa delle attuali sfide economiche, Volkswagen Ag si è vista infatti costretta ad aggiungere ulteriori questioni alle trattative, oltre alla richiesta salariale di Ig Metall, e per la prima volta a risolvere i contratti collettivi con effetto dal 31 dicembre 2024. Tra questi, le tutele per i siti produttivi e i posti di lavoro, l'assunzione di apprendisti e studenti duali, l'applicazione della fascia Tarif Plus e tutti gli accordi collettivi sull'impiego di lavoratori temporanei.
Recedendo dall’accordo sull’occupazione, a partire dal 30 giugno del prossimo anno Volkswagen Ag potrebbe procedere quindi ai licenziamenti, conseguenti alla chiusura di uno o più stabilimenti del Gruppo basati sul suolo tedesco (attualmente sono sei).
Staremo a vedere.
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