Continua la sua crescita il mercato italiano dell’auto, che chiude ottobre con 139.052 immatricolazioni, contro le 115.852 di un anno fa: il 20 per cento in più. Sul cumulato gennaio-ottobre 2023, i volumi totali toccano perciò 1.315.964 nuove immatricolazioni, che equivale a una crescita del 20,5 per cento rispetto a gennaio-ottobre 2022.

Insomma, buone notizie, per ora, grazie anche al giorno lavorativo in più dell’ottobre 2023 rispetto all’omologo del 2022, nonostante i volumi siano ancora nettamente inferiori se confrontati al periodo pre-pandemico in generale e al 2019 in particolare, quando nel periodo gennaio-ottobre s’immatricolava il 19,1 per cento in più.

Esplicitando i dati per alimentazione, si rileva come le autovetture a benzina siano in aumento del 20,9 per cento su ottobre, con quota di mercato al 27,9, mentre le diesel calino del 3,3, con quota del 14,8. Da gennaio a ottobre, le immatricolazioni di auto a benzina aumentano del 22,6 per cento e quelle delle diesel del 10, rispettivamente con quote di mercato del 28,5 e del 18 per cento. Le ibride non ricaricabili incrementano del 29,3 per cento in ottobre, con una quota del 39, mentre nel cumulato crescono del 27,6, con una quota del 36 per cento. Quelle plug-in lasciano sul terreno 4,3 punti percentuali a ottobre, mentre nei primi dieci mesi dell’anno guadagnano complessivamente il 6,5 per cento, rappresentando il 4,2 per cento delle immatricolazioni d’ottobre e il 4,5 sui primi dieci mesi del 2023. Le vetture a batteria crescono del 57,2 per cento nel mese appena concluso e del 30,5 da gennaio a fine ottobre, conquistando una quota del 4,1 per cento nel mese e del 3,9 da inizio 2023. Infine, crescono addirittura del 34,1 per cento a ottobre e del 24,8 da inizio anno le immatricolazioni di auto a Gpl, spinte dal prezzo molto basso del combustibile. Prezzo del gas (in questo caso altissimo) che ha invece portato fuori mercato le auto a metano, ormai in caduta libera, nel mese e da inizio anno.