Profondo sconcerto e grande preoccupazione: queste le reazioni a caldo di Anfia e Unrae all’indomani della decisione del Governo di sottrarre 4,6 miliardi - dei 5,8 residui per il periodo 2025-30 - dal ‘Fondo per la transizione verde, la ricerca, gli investimenti del settore automotive e per il riconoscimento di incentivi all’acquisto di veicoli non inquinanti’.
Una decisione che si ripercuoterà sul processo di transizione verde, già in forte ritardo nel nostro Paese, e che rischia di bloccare definitivamente il rinnovo di un parco circolante sempre più vetusto con un’età media per le auto di ben 12,5 anni. Una vera e propria minaccia agli sforzi finora profusi per raggiungere gli obiettivi e i target ambientali fissati a livello europeo.
La notizia, totalmente inattesa e giunta senza che vi sia stata alcuna interlocuzione preventiva con gli stakeholder di riferimento, contraddice non solo le dichiarazioni di intenti pronunciate dal Ministro Urso in sede di Tavolo Automotive lo scorso 7 agosto, ma anche le numerosissime rassicurazioni al settore da parte di autorevoli esponenti dell’attuale Esecutivo.
L’auspicio è che il taglio venga revocato, o quantomeno significativamente ridotto, nel corso dell'iter di approvazione della Manovra di Bilancio in Parlamento.
Estremamente critica anche Federauto. “Di fronte alle difficoltà che il sistema automotive sta affrontando, per rispondere ai target e alle scadenze ‘sfidanti’ – in realtà irrealistiche - poste dall'Unione europea - ha commentato il presidente Massimo Artusi - c’era da attendersi una manovra che mettesse in priorità misure di sostegno al settore, anziché tagli draconiani e misure penalizzanti. Riteniamo giusto che si attenuino le politiche dei ‘bonus’, che finora poco hanno influito sulla necessità di invertire la tendenza al ribasso del mercato dell’auto. Tuttavia, se viene ridotto drasticamente il fondo per l’Ecobonus e se si tagliano addirittura i fondi per l’Autotrasporto, senza prevedere nel contempo misure di supporto al settore riguardante una revisione complessiva del sistema di tassazione in grado di alleggerire il carico fiscale per le famiglie e le imprese che intendono investire per acquistare un’auto o un veicolo commerciale nuovo, significa semplicemente che si sta rinunciando a perseguire una politica di rilancio del comparto automotive”.
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