Due italiani su tre non possono spendere più di 20 mila euro per acquistare un’auto nuova, il 14 per cento ha a disposizione non più di 10 mila euro.  Lo rivela l’ultimo approfondimento dedicato all’auto dall’Osservatorio Findomestic che sottolinea anche come solamente il 7 per cento degli automobilisti stia pensando di cambiare auto entro il 2024. A frenare gli acquisti oltre ai prezzi, sensibilmente aumentati per il 7 per cento del campione, anche l’incertezza sulla motorizzazione da scegliere.

Lo studio mette in evidenza come solo il 7 per cento degli italiani cambi regolarmente, ossia ogni 3-5 anni l’auto per godere di nuovi modelli e tecnologie. Ben il 54 per cento prende in considerazione la sostituzione solo prima che la propria vettura si guasti seriamente e arrivi a fine vita.

Interrogati sulle loro preferenze gli abitanti della Penisola hanno dichiarato di preferire il nuovo all’usato (73 contro 59 per cento con possibilità di esprimere due preferenze). Gli aspetti più importanti nella scelta di un’auto includono consumi più bassi (64 per cento), possibilità di circolare per i prossimi anni (47) e la robustezza del mezzo che riduca al minimo gli interventi di manutenzione (45 per cento). Altri fattori chiave sono la sicurezza (37 per cento) e le formule di acquisto convenienti (33).

Quanto ne sanno gli italiani sulle nuove motorizzazioni? Piuttosto poco.  Solo il 19 per cento degli interpellati conosce la differenza tra mild hybrid, full hybrid e plug-in hybrid, il 45 per cento ne ha solo una vaga idea, il 36 neanche quella. Difficile per loro dire quali tra queste soluzioni consumi meno e quale tipo di alimentazione si affermerà in futuro. Per il 19 per cento sarà l’elettrico, per il 17 l’ibrido plug-in e per il 16 l’ibrido senza spina. Ma c’è anche un 12 per cento che punta sulle termiche e un 11 che è pronto a scommettere sull’idrogeno.

Le incertezze del contesto e le ristrettezze economiche non hanno, comunque, spento l’amore degli italiani per le quattro ruote. Solo il 21 per cento sta pensando di ridurre il numero di macchine in famiglia, il 74 per cento non è mai stato sfiorato dall’idea e il 5 pensa addirittura di ampliarlo.