La spesa per le revisioni degli autoveicoli effettuate presso le officine private in Italia nel primo semestre è stata pari a 658,3 milioni di euro, in crescita del 14,7% rispetto allo stesso periodo 2022 quando ci si era fermati a 573,8 milioni di euro.  Questi dati emergono da un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec su informazioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

L’aumento della spesa è dovuto esclusivamente all’incremento del numero di revisioni effettuate non essendoci stati incrementi delle tariffe: 8.331.055 contro i 7.261.957 di gennaio-giugno dello scorso anno. Si tratta del numero più alto degli ultimi anni. Si è superato anche il 2018 quando si era toccato il record di 7,5 milioni di revisioni. Segno che il parco italiano invecchia.

Dei 658,3 milioni di euro, 457,8 sono andati come compenso alle officine, 200,5 milioni sono stati versati come per Iva, diritti fissi per la Motorizzazione e spese postali.

Da ricordare che il business legato alle revisioni per le officine che le effettuano può essere ben più grande: ci sono, infatti, anche le operazioni di pre-revisione, ossia tutti quegli interventi di manutenzione e assistenza che consentono alla vetture di superare con successo l’esame obbligatorio.