Entro la fine dell’anno nel mondo circoleranno oltre 350 milioni di connesse, il 18% in più del 2022. Nel 2027, ossia fra soli 4 anni, il parco connesso a livello globale supererà quota 640 milioni, per arrivare a 900 milioni nel 2030. I numeri sono stati diffusi dall’Osservatorio Autopromotec sulla base di uno studio condotto da Omdia, gruppo di ricerca e consulenza britannico.

Le auto dotate di soluzioni di connettività mobile in grado di assistere il conducente e fornire informazioni in tempo reale sono dunque destinate a triplicare in meno di un decennio.

Cosa cambierà? Innanzitutto il modo di vivere l’auto stessa perché si potrà interagire sempre più con le infrastrutture stradali e con gli altri veicoli. Si potrà poi fruire di nuovi servizi video e di intrattenimento a bordo.

Cambierà anche il rapporto con il mondo del service. La riparazione e la manutenzione sarà sempre più su misura. Non ci si recherà in officina dopo un tot di chilometri ma quando l’autovettura lo richiederà in base al reale utilizzo.  L’aftermarket automobilistico dovrà quindi prepararsi a sfide continue sul versante digitale ed essere in grado di padroneggiare competenze trasversali, sempre più in chiave tecnologica.

Temi di cui si si parlerà a Futurmotive Expo & Talks, il nuovo evento di Autopromotec in programma a Bologna dal 16 al 18 novembre 2023. Un evento a cui parteciperà anche AsConAuto.