La pubblicazione del nuovo ‘pacchetto revisioni’ da parte della Commissione Europea è stato rimandato a dopo la pausa estiva. Ciò significa che la proposta non verrà presa in esame nel corso di questa legislatura, ma si dovrà attendere il 2024 con l’elezione del nuovo Parlamento e la conseguente nomina di una nuova Commissione. Un settore, quello delle revisioni auto obbligatorie, ormai palesemente obsoleto, al cui necessario aggiornamento la Commissione s’era confermata disponibile. D’accordo su tutto ciò anche il Cita (Comitato Internazionale Ispezioni Tecniche), come dichiarato nel suo rapporto annuale, che rispecchia quasi in toto anche la posizione di Egea (l’Associazione Europea delle Attrezzature per Officina) in materia.

Due i punti principali: i veicoli elettrificati e la guida assistita/autonoma. Per quanto riguarda il primo punto, vanno considerate le nuove cause di possibile rischio sicurezza, ossia i sistemi ad alta tensione di bordo e le batterie, dispositivi che vanno correttamente manutenuti e di conseguenza verificati. La guida assistita/autonoma apre invece sul fronte della sicurezza un capitolo tutto nuovo. Oltre alla necessità di verificare i sistemi Adas, sarà fondamentale effettuare ulteriori verifiche di sistemi quali freni e sospensioni, questo perché la guida assistita introduce ulteriori sicurezze, ma a condizione che il veicolo sia sempre perfettamente a posto.

La Direttiva 2015/45 in vigore da tempo suggerisce infine ulteriori controlli cui sottoporre i veicoli termici classici, come la verifica di altre emissioni inquinanti (particolato fine e NOx), il controllo dei fari aggiornato ai moderni sistemi (xeno e led) nonché test strumentali per le sospensioni, oggi spesso pneumatiche anche sulle vetture.