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Quello che gli italiani pensano

Il settore della mobilità è oggi al centro del dibattito mediatico. Sui mass media trovano spazio esperti, opinionisti e istituzioni, ma cosa ne pensano gli automobilisti a proposito di sicurezza stradale, limiti di velocità, blocco della produzione di auto benzina e diesel dal 2035, solo per citare alcuni dei temi più caldi del momento? AutoScout24, marketplace automotive online a livello pan-europeo, ha coinvolto la propria community in un sondaggio per avere delle risposte.

 

Ebbene, a proposito della questione limiti di velocità il 75% degli automobilisti italiani è favorevole a innalzarli a 150 km/h sulle autostrade a tre corsie e con la presenza del sistema Tutor.  Più di un terzo degli intervistati, del resto, ammette di superarli quando le condizioni del traffico (63%) o della strada (34%) lo consentono.

Solo un intervistato su 4 ritiene che ciò comporterebbe un incremento degli incidenti.

L’80% del campione si dichiara contrario alla proposta europea di ridurre la velocità a 30km/h nelle tratte all’interno di città e paesi, temendo un ulteriore congestionamento del traffico.

 

Altro tema, quello del cellulare alla guida senza auricolare o vivavoce. Il 90% degli automobilisti coinvolti nello studio è favorevole a pene ben più severe: per l’81% questa ‘cattiva abitudine’ comporta un rischio altissimo per sé stessi e per gli altri e per il 44% è da ritenersi un atto grave. Eppure il 10% dichiara di utilizzare spesso o a volte il cellulare alla guida, e un ulteriore 28% lo fa raramente.

 

E, poi, c’è la guida sotto l’effetto di alcolici. Un fatto gravissimo per il 61% degli italiani ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Il 6%, infatti, dichiara di guidare spesso o a volte dopo aver bevuto, e il 27% lo fa raramente. Un 15% giustifica l’uso dell’alcool prima di mettersi alla guida, soprattutto se si sopporta l’alcool (11%) o se la distanza è breve (3%).

 

Non piace a 6 intervistati su 10 la proposta Europea di anticipare il rilascio della patente al 17° anno di età. Il motivo è semplice: troppi gli incidenti stradali che coinvolgono i più giovani.

 

Infine, uno sguardo all’opinione degli italiani sullo stop alla produzione di auto termiche dal 2035.

Il 64% è contrario principalmente perché crede che le auto elettriche o a carburanti rinnovabili (di cui un intervistato su due sembra avere scarsa conoscenza) abbiano comunque un impatto ambientale alto, che l’infrastruttura di colonnine di ricarica difficilmente sarà equiparabile a quella delle stazioni di rifornimento e perché entro il 2035 la tecnologia non raggiungerà i livelli di autonomia delle vetture tradizionali. E se il 2035 fosse alle porte cosa farebbero? Nessun dubbio: i più cercherebbero di accaparrarsi modelli benzina e diesel di ultima generazione, nuovi o usati recentissimi per rimandare l’appuntamento con le nuove tecnologie.

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