Annunciato alla fine dello scorso anno arriva ora sulle strade italiane - seppur in versione poco più che sperimentale -, grazie all’attivazione di una centrale operativa dedicata in quel di Roma, il Navigard. Un sistema di contrasto alle infrazioni del Codice della Strada che sfrutta in parte l’intelligenza artificiale e che è in pratica una ‘summa’ di più sistemi, alcuni già esistenti e altri di nuova introduzione.

Tra quelli conosciuti, il Safety Tutor, capace di rilevare la velocità media e istantanea dei veicoli che transitano lungo un determinato tratto autostradale, grazie all’utilizzo di radar e telecamere evolute ad alta definizione. Oppure il controllo a distanza del tachigrafo di nuova generazione presente sui mezzi pesanti, attraverso degli specifici portali installati lungo la rete autostradale. Gli incidenti sono invece rilevati in modo automatico grazie all’Automatic Incident Detection, così come eventuali veicoli fermi in galleria o che procedano contromano. Poi c’è Il sistema che rileva in modo dinamico la massa dei veicoli in transito lungo la rete, attraverso sensori posti sul manto stradale: un software rileva il superamento del limite consentito e attiva l’alert che avvisa le autorità preposte, avviando contemporaneamente le comunicazioni al mezzo sui pannelli a messaggio variabile per impedire il transito al veicolo segnalato, salvaguardando la sicurezza dei viaggiatori e delle infrastrutture. Mezzi pesanti sorvegliati speciali anche sia dal sistema che ne monitora il sorpasso, segnalando immediatamente alle autorità competenti l’occupazione di corsie a loro temporaneamente vietate, sia dalla nuova tecnologia che s’occuperà di ‘seguire’ il trasporto di merci pericolose grazie a speciali telecamere Anpr in grado di leggere i codici Kemler identificanti il tipo di merce trasportata presenti sui camion.

Basterà tutto ciò a ridurre i sempre troppo frequenti incidenti stradali?