Quello del libero accesso alle informazioni tecniche dei veicoli via Obd è da tempo un tema caldo. Ma il 5 ottobre scorso s’è fatto un grande passo avanti, grazie alla Corte di Giustizia Europea che, a seguito di una causa tra CarGlass (quella dei vetri auto) e Stellantis, ha chiarito una volta per tutte che i costruttori di veicoli non possono ostacolare o impedire l’accesso ai dati agli operatori indipendenti.

Questi ultimi devono essere messi nelle condizioni di utilizzare il flusso informativo per diagnosi, manutenzione e riparazione dei veicoli a loro affidati. Pertanto, i costruttori inadempienti dovranno provvedere immediatamente, pena multe salatissime, a dare completo accesso alla rete di bordo per tutti i veicoli omologati in Europa.

Questa è la prima volta che un’istituzione di così alto livello è chiamata in causa a dirimere un contenzioso relativo al post-vendita auto, ma che inerisce alla libertà dell’automobilista di far riparare un proprio bene a chi meglio crede.