Il noleggio conquista sempre più italiani. I contratti di long renting di auto nel primo trimestre dell’anno hanno raggiunto quota 178.391 unità, più 31,9% sullo stesso periodo 2022. Le società sono titolari di 152.894 contratti (85,7%), i privati di 25.497 (14,3%). È quanto rivela l’analisi realizzata da Unrae, in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Le aziende non automotive hanno stipulato il 72,7% dei contratti, un ulteriore 7,4% è ricollegabile ad aziende di noleggio a breve termine, al 3,3% si posizionano dealer e costruttori e al 2,3% le aziende di noleggio a breve termine. La durata media dei contratti nel trimestre è di 23 mesi, in linea con lo stesso periodo del 2022.

Su che tipo di alimentazione si indirizzano gli utilizzatori del noleggio? A farla da padrona è ancora il diesel che tocca un 59,8% fra le aziende non automotive e non scende mai sotto la soglia del 34,8%, dato che si riferisce al noleggio a breve termine. Il motore a benzina ha la leadership fra il noleggio a breve termine (39,1%) mentre si ferma all’11,1% tra le aziende non automotive.  Le ibride HEV si posizionano su una quota che va dal 26,7% di dealer e costruttori al 18,8% delle aziende non automotive.

Ancora decisamente contenute le quote delle ibride plug-in (PHEV) e delle elettriche. Le prime non vanno oltre il 7,0 per cento tra dealer e costruttori e si fermano all’1,7 nel noleggio a breve termine, le seconde toccano un 6,4% tra dealer e costruttori e si fermano allo 0,4% nel noleggio lungo termine.

Privati, aziende non automotive e dealer e costruttori puntano soprattutto ai Suv del segmento C con quote intorno al 25%. Le berline dei segmenti A e B prevalgono nel noleggio a lungo termine mentre in quello a breve ad avere la meglio sono i Suv del segmento B.

La regione dove si fa più ricorso al noleggio a lungo termine è la Lombardia con il 32,2% dei contratti stipulati nel trimestre. Seguono Lazio con il 14,6%, Piemonte e Trentino Alto Adige all’8,5%.