Buon avvio d’anno per il mercato italiano dell’auto nuova. Anche grazie al giorno lavorativo in più del 2024, al 31 del mese scorso le vetture immatricolate erano il 10,6 per cento in più dello stesso mese targato però 2023. Analizzando le nuove immatricolazioni per alimentazione, si scopre che le benzina guadagnano il 26,7 per cento rispetto a gennaio dello scorso anno e detengono una quota del 30,5, mentre le diesel calano dell’8,7 per cento con quota al 15,4.

Luci e ombre sul fronte delle alternative. Le ibride, mild e full insieme, crescono del 14,2 per cento e rappresentano il 37,9 dell’immatricolato, ma quando si passa alle auto con la spina le cose cambiano. Le elettriche a batteria e le ibride plug-in calano complessivamente del 25,3 per cento a gennaio e rappresentano solo il 5 per cento del mercato del mese, in ribasso del 2,4 rispetto allo stesso mese del 2023. Esplodendo i dati risulta che le elettriche perdono l’11,1 per cento d’immatricolato mese su mese (2024 vs. 2023) e non vanno oltre il 2,1 per cento di quota, ma che la plug-in fanno ancora peggio, perdendo il 33,1 per cento d’immatricolazioni e non andando oltre il 2,9 per cento di quota. Infine, le auto a gas, in crescita del 17,5 per cento, che rappresentano l’11,1 per cento dell’immatricolato di gennaio, quasi interamente composto da veicoli a Gpl.