Calma piatta. Certo, la stabilità è sempre meglio di una perdita, ma per il mercato europeo dell’auto serve una scossa che – ironia della sorte – non sembra certo venire dalle vetture elettriche. Così l’ottobre europeo chiude complessivamente a 1.041.672 nuove immatricolazioni rispetto alle 1.040.532 di un anno fa, cifra che vale lo 0,1 per cento in più anno su anno. Nei primi 10 mesi dell'anno si registra un leggerissimo incremento dello 0,9 per cento, con 10.821.299 unità, ossia circa 96.500 auto in più rispetto al periodo gennaio-ottobre 2023.

A ottobre e nei primi dieci mesi del 2024, l’Italia mantiene la quarta posizione tra i cinque major market europei (- 9,1 per cento nel mese + 0,9 nei primi dieci mesi), che vedono la Germania crescere del 6 per cento nel mese (perde però lo 0,4 nei primi dieci mesi), il Regno Unito perdere altrettanto nel mese (+3,3 per cento nei dieci mesi), la Spagna salire del 7,2 (+4,9 da gennaio a ottobre) e la Francia lasciare sul campo addirittura l’11,1 a ottobre nonché il 2,7 nei dieci mesi.

Le auto con la spina sono il 24,2 per cento di quanto immatricolato a ottobre e il 22 nei primi dieci mesi dell’anno. L’Italia si conferma all’ultimo posto tra i major market, sia per quanto riguarda il mese appena chiusosi (la quota è del 7,4 per cento) sia nei dieci mesi (col 7,3). Va meglio in Germania, dove Bev più Phev contano per il 23,6 per cento in ottobre e per il 19,8 in gennaio-ottobre. Nel Regno Unito sono il 30,3 per cento dell’immatricolato d’ottobre e il 26,5 nei dieci mesi, mentre in Francia valgono 23,4 punti percentuali nel mese e il 24,8 in gennaio-ottobre. Fa meglio di noi pure la Spagna, con l’11,9 a ottobre, l’un per cento in più della media di gennaio-ottobre.