Parte male il 2025 dell’auto nuova nel Vecchio Continente, stante una perdita del 2,1 per cento nel mese. A gennaio, infatti, dei cinque major market – incluso il Regno Unito - soltanto la Spagna registra una crescita, pari al 5,3 per cento. Il resto del gruppo, invece, cala lasciando sul campo un meno 6,2 per cento in Francia, un meno 5,8 nel nostro Paese, un meno 2,8 in Germania e il 2,5 per cento nel Regno Unito.

Nell’area Ue+Efta+Uk, a gennaio, crescono del 37,3 per cento le auto elettriche pure, che detengono ora una quota del 16,7 per cento, nonché del 16,9 le ibride tradizionali, assestate a uno share del 34,9 per cento. Calano invece di 6,4 punti percentuali, piazzandosi a un 7,6 per cento di quota, le ibride plug-in.

Ora s’attende di vedere se i lavori dello ‘Strategic Dialogue on the Future of the European Automotive Industry’, lanciato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen il 30 gennaio scorso, daranno i loro frutti. Sì perché l’Unione europea ha fissato il prossimo 5 marzo come data di presentazione del piano d’azione, che prevede di revisionare i regolamenti sulla riduzione delle emissioni di CO2 degli autoveicoli leggeri e pesanti, aprendo de facto ai combustibili carbon neutral, ossia quelli bio e sintetici.