Italia in recupero. Non parliamo di calcio, ma del mercato domestico dell’auto nuova, il quale chiude marzo con un rialzo che fa ben sperare per i mesi a venire. Totalizza infatti 172.223 immatricolazioni, ossia una variazione positiva del 6,2 per cento rispetto a marzo di un anno fa, che aveva targato 162.140 automobili. Recupera terreno così l’intero primo trimestre di quest’anno, archiviando un calo contenuto in solo 1,6 punti percentuali (443.906 unità il totale immatricolato a oggi in Italia): sempre negativo certo, ma in netto recupero sul trend visto nei primi sessanta giorni dell’anno. E tutto ciò senza incentivi, che ‘drogano’ il mercato e impediscono di capirne il vero stato di salute. È chiaro però a tutti gli stakeholder del settore come serva un’azione più incisiva di revisione del ‘green deal’ europeo, che ha portato solo a un peggioramento del parco circolante, la cui anzianità media è di circa 12,5 anni, con elevati rischi di sinistrosità e certezza d’inquinamento.

Analizzando nel dettaglio le immatricolazioni per alimentazione, risulta che le autovetture a benzina calano a marzo dell’11,4 per cento e detengono una quota di mercato del 26,2, mentre le diesel perdono il 23,1 e detengono una quota al 10,9. In salita di 22,1 punti percentuali nel mese le vetture mild e full hybrid, il cui share s’attesta al 44,6 per cento, mentre le ibride plug-in aumentano del 37,5 a marzo ma rappresentano solo il 4,5 per cento delle immatricolazioni del singolo mese. Grande crescita per le auto elettriche, addirittura del 76,7 per cento a marzo, ma anch’esse con quote risibili del 5,5 per cento nel mese. Infine, le autovetture a gas – praticamente tutte a Gpl –, che salgono del 13,7 per cento e rappresentano l’8,4 per cento dell’immatricolato di marzo,

Quanto ai modelli, invece, regina del mercato è sempre la Fiat Panda. Quella vecchia però.