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I miei primi 50 anni

Parata di Stelle a Roma per i 50 anni di Mercedes-Benz Italia. Un corteo aperto dalla mitica 300 SL Coupé W198, da tutti conosciuta come ali di Gabbiano e con al suo interno i tanti modelli che hanno fatto la storia del marchio di Stoccarda (come la 190, la W124, Classe G, la prima smart, Classe V fino ad arrivare ai modelli di ultima generazione, anche elettrificati) ha attraversato le vie centrali della Capitale lo scorso 5 giugno per festeggiare le nozze d’oro tra la Casa di Stoccarda e la Penisola dove sono stati venduti oltre 2,5 milioni di veicoli Mercedes.

 

È il 18 aprile del 1973 quando a Roma, la casa automobilistica tedesca, apre una filiale, in via degli Abruzzi, il 75 per cento di proprietà di Casa Madre e il restante 25 di Autostar. Si parte esclusivamente con la vendita di veicoli commerciali e industriali per poi allargare il campo alle auto. A guidarla nelle vesti di presidente fino al 1981 Piero Boccanelli, già a capo di Autostar, importatore di autovetture dal 1959 e artefice della rete commerciale italiana. Sono gli anni in cui la Stella è sinonimo di privilegio ed esclusività.

 

Il decennio successivo è quello dei capolavori dell’italiano Bruno Sacco, a capo del centro stile della Stella e dell’allargamento della gamma verso l’alto con la nuova S, il SEC e la leggendaria G e, soprattutto, verso il basso, con l’arrivo della Baby Benz, la 190. Mercedes-Benz ora è più accessibile. La Stella triplica i volumi raggiungendo i 40mila pezzi tra auto e van nel 1989.

 

Negli anni Novanta arrivano i motori KOMPRESSOR, SLK e CLK che rinnovano il mito delle Roadster e Coupè. E poi, ancora, la Classe A, la smart, la ML, il Vito, la Classe V e lo Sprinter. Viene creato un settore dedicato alla gestione dell’usato e delle flotte. Nel 1999 sono 80.000 i veicoli complessivamente venduti da Mercedes-Benz nella Penisola dove, nel 1995, si è inaugurata, in via Giulio Vincenzo Bona, sempre nella Capitale, quella che è ancora l’attuale sede di Mercedes-Benz Italia.

 

Agli inizi del terzo millennio le vendite del marchio tedesco in Italia raggiungono il picco. Nel 2007 sono 120.000 i veicoli che la Stella piazza sul mercato grazie anche a una forte virata verso un pubblico più giovane ed ampio.

Nel 2008 arriva la crisi con il mercato auto praticamente dimezzato. Una fase difficile che viene, comunque, superata grazie a prodotti dal prezzo e dalla rata più accessibile.

 

Il resto è storia moderna: l’inizio dell’elettrificazione, dell’ibridazione dei modelli, il riposizionamento del marchio nel mondo luxury, i processi di digitalizzazione e la riorganizzazione della rete commerciale.

 

Entro il 2026 la Stella prevede che circa il 50 per cento delle vendite sarà rappresentato da vetture full electric e plug-in. Entro il 2030, punta a raggiungere quota 100 per cento di vetture elettriche, ove le condizioni di mercato lo permetteranno.

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