Cresce, purtroppo, nel nostro Paese il fenomeno dei furti parziali di autovetture. Piuttosto elevati i danni: si arrivano a superare i 5mila euro per vettura e si alimenta il mercato illegale dei pezzi di ricambio, non solo nella stessa Penisola ma anche in Nord Africa, Emirati Arabi e Sud Africa.
È quanto emerge dal report sui furti parziali e sui recuperi di veicoli sottratti nel primo semestre del 2025, elaborato da LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp leader nelle soluzioni telematiche per l’Automotive e nel recupero dei veicoli rubati.
Il fenomeno, noto come ‘cannibalizzazione’, colpisce principalmente veicoli tra i 4 e i 6 anni (oltre il 30% del totale), seguiti da quelli fino a 3 anni (28%). I modelli maggiormente coinvolti sono quelli più diffusi sul mercato, la cui richiesta di ricambi è piuttosto elevata, ma anche quelli che consentono di ottenere un tornaconto economico più elevato. Tra i più vandalizzati ci sono, dunque, Fiat Panda, 500, Punto, Lancia Ypsilon, 500X e Jeep Renegade, ma veicoli di brand come Audi, Smart, Alfa Romeo, Ford, Peugeot, Renault, Citroen, Toyota, Lexus (prese di mira per le batterie), Range Rover e Volkswagen.
La Lombardia è la regione italiana più colpita da queste sottrazioni con il 40% dei casi. Seguono Lazio (27%) e Campania (18%).
Quali sono i componenti più sottratti? Telecamere di bordo, paraurti (con valore che oscilla dai 45 agli 800 euro), monitor (dai 180 ai 920), fanali (dai 500 ai 2.500), cerchi in lega (dai 450 ai 1.500) e catalizzatori, particolarmente ambiti per la presenza di metalli preziosi come platino e palladio, molto richiesti sul mercato nero in Europa e non solo. Altri componenti particolarmente ricercati sono i gruppi ottici avanzati (fari LED, laser e sistemi di orientamento automatico), che possono valere oltre 5.000 euro, nonché motori, portiere, cruscotti, centraline, pneumatici e parti di carrozzeria.
Mediamente per portar a termine un furto parziale un ladro esperto impiega dai 50 ai 90 secondi.
Spesso agiscono lungo le strade meno trafficate e più buie.
In alcuni casi ad alimentare il mercato dei pezzi di ricambio sono intere autovetture, trascinate con cavi o spinte da altri veicoli oppure rubate clonando la chiave o sfruttando la rete CAN bus. Una volta portate in capannoni per lo smontaggio vengono cannibalizzate nell’arco di 3-4 ore.
Mai abbassare la guardia.
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