Da una recente ricerca a cura dell’Osservatorio Autopromotec emerge come nell’ultimo ventennio sia cresciuta la fiducia degli automobilisti italiani nei confronti degli autoriparatori indipendenti, a scapito delle officine interne alle concessionarie.

Nel 2023, infatti, la percentuale di automobilisti che nel primo anno dopo l’acquisto di un’auto nuova si sono rivolti alle officine delle concessionarie per la manutenzione e la riparazione delle loro autovetture è stata dell’86 per cento, in calo di due punti percentuali rispetto al 2003.

Il calo è confermato anche su un intervallo temporaneo più lungo. Due anni dopo l’acquisto dell’autovettura, il 74 per cento dei possessori si rivolge ancora all’officina ufficiale, perdendo però in un ventennio il 3 per cento di clientela. Com’è logico aspettarsi, più ci si allontana dal periodo coperto da garanzia – mediamente i due anni di Legge – più la fetta di chi lascia l’officina del dealer in favore di quella indipendente di fiducia aumenta. Al terzo anno, solo il 58 per cento si rivolge alla rete ufficiale e dal 2003 al 2023, gli aficionados delle officine ufficiali calano di un punto. Ma è dopo il quarto anno che c’è la grande fuga, con solo il 44 per cento fedele al dealer per assistenza e manutenzione della propria auto: vent’anni fa era il 47.

Il passaggio dagli operatori delle reti ufficiali a quelli indipendenti, spiega l’Osservatorio Autopromotec, è dovuto all’esigenza di ricevere un’assistenza tecnica di qualità, ma con prezzi più competitivi e distribuita in modo capillare sul territorio. Tendenza che ha avuto un boost durante gli anni dell’emergenza sanitaria e che è proseguita pure l’anno scorso.