L’entrata in vigore, lo scorso gennaio, della normativa che prevede un regime fiscale penalizzante per dipendenti e aziende che scelgono vetture a benzina o diesel favorendo, invece, elettriche e plug-in, ha comportato un rinvio del rinnovo del parco veicoli in molte aziende. Ben 4 fleet manager su 10 hanno infatti deciso di prolungare i contratti in essere piuttosto che stipularne di nuovi. È quanto emerge dalla instant survey ‘Caro Fisco ti scrivo’, presentata in occasione del Fleet Motor Day, evento annuale dedicato ai gestori delle flotte aziendali. Poco meno di 100 i fleet e i mobility manager coinvolti che gestiscono complessivamente circa 83.000 veicoli.

L’indagine ha anche fotografato quali saranno i cambiamenti prodotti dalla stretta fiscale sulle auto in fringe benefit decisa dal Governo nel medio e lungo periodo. Sei intervistati su 10 hanno espresso la volontà di cambiare la propria car list e la car policy nei prossimi mesi, 2 su 10 la lasceranno inalterata e 1 su 10 è pronto al bando delle auto termiche.

Le risposte dei fleet e dei mobility manager appaiono meno polarizzate se si chiede loro di prevedere cosa comporterà la normativa: circa il 25% teme un forte aumento dei costi dei canoni di noleggio, il 23% pensa che cresceranno le lamentele dei dipendenti, per il 20% esploderanno i costi di ricarica. Solo l’8% del campione ritiene che questa decisione darà finalmente un forte impulso all’elettrificazione delle flotte.

Che ne sarà delle auto full hybrid? L’indagine ha esplorato anche questo aspetto. Un fleet manager su tre ha affermato di essere pronto a escluderle dalle nuove car list, il 22% allungherà i contratti in essere finché sarà possibile per sfuggire agli effetti delle norme e il 22% le manterrà comunque in flotta.