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2035, la Ue fa marcia indietro sull’elettrico

Si va forse verso una revisione del green deal. A Bruxelles sembrano essersi resi conto che la transizione così com’è stata pensata – da politici e non dai tecnici informati sui fatti – sia irrealizzabile, oltre che un suicidio dell’industria automotive europea e conseguentemente della sua economia. Così si cercherebbe ora di correre ai ripari, modificando i traguardi da raggiungere entro il 2035.

In primis quello del tutto elettrico. Stando alle indiscrezioni pubblicate dal quotidiano tedesco Handelsblatt, il Parlamento Europeo sarebbe propenso a dare via libera anche ad altri tipi di trazione, che non sia solo quella elettrica pura per giungere alla neutralità carbonica, a partire dall’impiego di combustibili bio e sintetici, una proposta da lungo tempo caldeggiata anche dall’Italia, in prima linea nella produzione di Hvo 100, l’olio vegetale idrotrattato utilizzabile come alternativa ecologica al gasolio nei veicoli diesel di ultima generazione.

Altre deroghe alla scadenza del 2035 potrebbero riguardare le flotte e le vetture ibride plug-in, come richiesto dal cancelliere tedesco Friedrich Merz con una lettera alla Commissione Europea, che l’amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa, ha commentato positivamente. A tutto ciò si aggiungono poi le dichiarazioni del commissario europeo all’Industria, Stéphane Séjourné, il quale ha affermato come “dopo il 2035 potrebbero essere autorizzate diverse tecnologie per fornire una prospettiva chiara ai consumatori che attendono cambiamenti nei veicoli in determinati segmenti”.

Si chiede pertanto un approccio più intelligente e pragmatico alla faccenda della transizione energetica, ben riassunto in cinque punti dalla direttrice generale dell’Acea, Sigrid de Vries, e cioè: un approccio differenziato per auto, furgoni e camion; un quadro flessibile e tecnologicamente aperto per la riduzione della CO₂; maggiore attenzione alle misure di stimolo della domanda; un approccio attento al Made in Europe e un ultimo più audace alla semplificazione normativa nel settore automobilistico.

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