Quarto mese consecutivo di calo per i mercati dell’Unione Europea, Malta esclusa.
A dicembre sono state immatricolate 998mila autovetture, l’8,4% in meno su dicembre 2017. Il 2018 chiude in sostanziale parità con l’anno scorso, facendo registrare 15.138.000 targhe, lo 0,1% in più del 2017. Evidenti le due diverse velocità nello split di mercato tra gli Stati nuovi membri che chiudono l’anno a +8% e i vecchi 15 che scendono in territorio negativo a -0,6% con il concorso del Regno Unito, sceso a -6,8%, dell’Italia, ma anche dell’Austria e della Svezia. Rimanendo tra i top 5, si fa notare la Francia che pur perdendo il 14,5% a dicembre chiude il 2018 a +3% netto. Anche la Spagna va male a dicembre (-3,5%), ma consuntiva un incremento del 7% nell’anno. La Germania, complice il brutto dicembre a -6,7%, è costretta a scivolare in zona rossa nel periodo gennaio-dicembre (-0,2%).
Sul fronte dei produttori, a dicembre sono assai pochi i Marchi che vantano un progresso. Tra questi, Mercedes, Citroën e Jeep, tra i più grandi. Poi solo Lancia e Jaguar. Quanto ai Gruppi, nel cumulato Psa cresce del 32,8%, dato da tarare con Opel, ma forte del contributo di Peugeot e Citroën. Toyota cresce del 4,7%, mentre la corazzata Volkswagen, pur soffrendo un -12,2% con Audi, si procura un vantaggio dello 0,9% grazie a Volkswagen e a Skoda. Fca chiude l’anno a -2,3%, con Fiat a -8,7%.
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