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Rifiuti, anziché beni

22/04/2017 - È un vero e proprio allarme quello lanciato dalle associazioni Ada e Aira (rispettivamente dei demolitori e dei riciclatori di autoveicoli) aderenti alla Fise Unire (l’Unione Nazionale Imprese del Recupero), in merito al testo del Decreto Legislativo battezzato ‘Razionalizzazione dei processi di gestione dei dati di circolazione e di proprietà di autoveicoli, motoveicoli, rimorchi finalizzata al rilascio di un documento unico’, approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri e all’esame delle commissioni parlamentari.

Lo schema del decreto riscrive, infatti, l’articolo 103 del Codice della Strada (‘Obblighi conseguenti alla cessazione della circolazione dei veicoli a motore e dei rimorchi’), azzerando le norme introdotte per scoraggiare l’esportazione illecita di autovetture dalla Legge di Stabilità del 2015. Legge che prevedeva, nel caso di radiazione per esportazione, la certificazione dell’effettiva reimmatricolazione all’estero del veicolo radiato in patria.

Secondo le associazioni in questione, finirà che i veicoli verranno in realtà smantellati una volta raggiunti i paesi esteri di destinazione, prefigurando così una vera e propria esportazione illecita quanto ecologicamente pericolosa di rifiuti, anziché di beni. Inoltre, ciò penalizzerebbe l’industria nazionale del riciclo. Per questo richiedono un’urgente modifica del testo.

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Tel. 0541-745878

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