13/05/2017 – La corsa alla sostenibilità ormai è senza sosta e la stanno percorrendo un po’ tutti i produttori di beni in moltissimi settori. Soprattutto l’automotive, accusato spesso ingiustamente di essere la causa di tutti i mali ambientali del mondo, cerca adesso di spingere sull’acceleratore della ricerca, per proporre soluzioni di eco-sostenibilità, talvolta subito disponibili e tal altra futuristiche.
Come quella – interessante quanto avveniristica – lanciata da Ford e anticipata in questi giorni sull’house magazine che l’Ovale blu pubblica mensilmente negli Stati Uniti. E si tratta della possibilità di trasformare la CO2 (alias l’anidride carbonica) emessa quotidianamente in atmosfera – non solo durante i processi produttivi, visto che la espellono normalmente tutti gli esseri viventi, piante comprese – in… pezzi di ricambio per autoveicoli.
Ma come? L’idea è di polimerizzare l’anidride carbonica, combinandola con speciali additivi per trasformarla così in plastica di alta qualità. Una volta liquefatta, andrebbe iniettata ad alta pressione all’interno di appositi stampi, in base alla richiesta degli ingegneri Ford. L’intenzione sarebbe di produrre in particolare pezzi di ricambio meno soggetti a danni derivanti da incidenti, ergo quelli degli interni. Fra tutti, pezzi di plancia, come portabicchieri, levette varie o addirittura le parti in plastica dei sedili. Almeno all’inizio.
Una sfida di cui, al momento, Ford non vuole rivelare altri particolari.
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