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Le elettriche, un rischio

28/10/2017 – Non usa mezzi termini il vicepresidente di AsConAuto, Giorgio Boiani, nel corso di un’intervista rilasciata qualche giorno fa al Corriere della Sera a margine del #ForumAutoMotive, dove sottolinea come le vetture elettriche potrebbero fare vittime eccellenti nel settore.

E numerose, intorno addirittura al mezzo milione di unità, causa un’impreparazione strutturale del sistema Italia, con la sua miriade di benzinai (circa 23 mila) e la polverizzazione degli autoriparatori (oltre 80 mila), in maggioranza a conduzione familiare, che faticherebbero economicamente a convertire la propria struttura tradizionale in una adatta alle elettriche. Portando così alla perdita di numerosi posti di lavoro.

Anche sul fronte dei punti di ricarica elettrica, il ‘Boiani-pensiero’ è alquanto critico: “Lungo la Penisola abbiamo solo 2.700 colonnine, insufficienti a rispondere alla domanda futura. Se sommiamo ciò agli attuali lunghi tempi di ricarica, non meno di 35 minuti, dobbiamo immaginarci distributori d’energia con centinaia di colonnine e annesse aree di sosta dove la gente dovrà aspettare per ore?”

Per questo, secondo il vicepresidente di AsConAuto, sarebbe forse meglio puntare sulle tecnologie già affermate (e subito attuabili) per cominciare a svecchiare un parco circolante che vede sulle strade qualcosa come cinque milioni di veicoli classificati ancora Euro 0.

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