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ECall, Italia in testa

14/10/2017 - Dal 31 marzo del prossimo anno, auto e furgoni di nuova omologazione in Europa dovranno essere obbligatoriamente equipaggiati con l’eCall, il sistema che invia automaticamente una chiamata georeferenziata in caso di emergenza o incidente a una centrale, che in tutta Europa risponde al numero 112.

Un sistema che promette di far risparmiare qualcosa come 2.500 vite e oltre 20 miliardi di euro in spesa sociale all’anno e che fin dagli albori – nel 2013 – è in sperimentazione direttamente sulle strade italiane. Dove, nella sua protoforma battezzata ‘progetto Heero’, ha coinvolto una dozzina di partner nazionali, tra istituzionali e privati, Aci compresa.

L’obiettivo raggiunto da Heero è stato quello d’integrare l’operatività della centrale 112 di Varese, che per prima ha condotto la sperimentazione sul campo di eCall già nel 2010, con la nuova centrale di Trento, consentendo l’interscambio dei dati con protocolli automatici e la creazione di modelli organizzativi comuni e condivisi.

Il prossimo passo istituzionale del progetto è rappresentato dalla definizione del disciplinare tecnico operativo eCall, da portare entro novembre 2017 al Tavolo tecnico della Commissione Consultiva, che dovrà dare finalmente piena operatività – d’intesa con il Ministero dell’Interno, quello dello Sviluppo Economico e quello delle Infrastrutture e dei Trasporti – a questo fondamentale sistema di gestione delle emergenze stradali. Il cui obiettivo è di addirittura dimezzare le vittime stradali in Europa, da qui al 2020.

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