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Dieselgate, Codacons contro Cnr

10/12/2017 – La vicenda del Dieselgate Volkswagen assume ora una connotazione italiana alquanto kafkiana. Protagonista un cittadino di Messina, proprietario di un’automobile rientrante nei modelli incriminati che – tramite il Codacons - si è rivolto al tribunale Civile della sua città per chiamare in causa l’azienda tedesca, da cui si ritiene danneggiato.

Accolte le istanze del cittadino siciliano, il Presidente del Ttribunale locale, Antonino Todaro, ha ordinato di eseguire sull’automobile in questione delle prove su rulli e dinamiche, da eseguirsi presso un ente super partes, niente meno che il Consiglio Nazionale delle Ricerche.

E fin qui, nulla di strano. Se non fosse che, per i test, il Cnr, attraverso il proprio Istituto dei Motori, ha presentato un preventivo di 14.300 euro, cui si deve sommare l’onorario del perito nominato dal tribunale messinese. Ossia, per verificare i reali inquinanti della propria vettura, così come ordinato dal tribunale, il cittadino dovrebbe spendere più del valore dell’auto stessa.

Ecco perché il Codacons, che – lo ricordiamo – è una Onlus senza fini di lucro, ha deciso di scagliarsi contro il Cnr, richiedendo allo stesso test gratuiti per il proprio assistito. Minacciando addirittura di ricorrere alla Corte dei Conti qualora la richiesta non venisse accolta.