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‘Dieselgate’ anche per Porsche?

29/07/2017 – Sembrano non finire gli strascichi del ‘dieselgate’ Volkswagen, che ora trascina nel vortice anche la controllata Porsche.

Il ministro dei trasporti tedesco, Alexander Dobrindt (in quota alla Csu), ha infatti ordinato il richiamo di ben 21.500 (6.000 dei quali nella sola Germania) Suv della famiglia Cayenne equipaggiate col motore 3 litri turbodiesel Euro 6. Vetture che sfrutterebbero quindi il famigerato software illegale per abbassare artificiosamente i livelli d’inquinanti, nonostante il V6 montato nella vettura sia già di quelli equipaggiati con un sistema di post-trattamento Scr funzionante a urea.

In realtà, Porsche avrebbe autodenunciato il fatto alle autorità tedesche competenti dopo che, nel corso di un’indagine interna, la Casa di Zuffenhausen aveva rilevato un sistema irregolare per la gestione delle emissioni e di essersi subito attivata per porvi rimedio con un aggiornamento. Nel frattempo però il ministro ha puntualizzato che i veicoli incriminati in uscita dalle linee di produzione non potranno circolare fino a quando il problema non sarà risolto.

Tutto questo a pochi giorni dal meeting – in programma per il prossimo 2 agosto - nel corso del quale costruttori e autorità tedesche discuteranno soluzioni per ridurre le emissioni dei motori diesel. Emissioni protagoniste anche di una recente azione, annunciata qualche giorno fa dai concorrenti di Daimler.

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