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Un circolante datato

28/06/2016 –In Italia le emissioni di CO2 derivate dall’uso di benzina e gasolio per autotrazione a maggio sono cresciute del 2,6 per cento rispetto allo stesso mese del 2015. Il consuntivo dei primi cinque mesi del 2016 evidenzia una sostanziale parità rispetto a gennaio-maggio dello scorso anno: 39.050.835 tonnellate contro 38.994.282. Entrando nel dettaglio si può notare che mentre le emissioni di CO2 derivate dal consumo di gasolio (pari al 75, 0 per cento del totale circa) vedono un incremento dello 0,7 per cento, quelle derivate dalla benzina flettono dell’1,4.

I dati sono stati elaborati dal Centro Ricerche Continental su informazioni fornite dal Ministero dello Sviluppo Economico.

L’andamento delle emissioni nella prima parte dell’anno è stato altamente discontinuo: è quindi, difficile, difficile individuare una tendenza che possa aiutare ad anticipare l’evoluzione della situazione nel resto dell’anno. Certo è che visto che il parco veicolare continua ad aumentare (secondo la sintesi statistica Unrae 2015 le vetture sulle nostre strade sarebbero poco meno di 36 milioni) e le percorrenze italiane medie rimangono pressoché invariate, si registrano benefici dovuti alla diffusione di veicoli Euro 5 ed Euro 6: i primi ora contribuiscono al totale con un 20,2 per cento, i secondi (elettrici compresi) con un 4,0.

Sono però ancora troppi gli Euro 0, 1 e 2 in circolazione: circa una vettura su quattro.

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