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Meno pesanti sulle strade italiane

21/11/2016 - Chi ha fatto dei veicoli industriali il suo core business oggi deve fare i conti con un parco circolante meno consistente rispetto al passato. Dal 2010 al 2015, anni di profonda crisi economica a cui è seguito un pesante calo dei consumi, in Italia si sono ‘persi’ 40.000 mezzi per il trasporto merci tra autocarri, trattori, rimorchi e semirimorchi. Si è in pratica passati dai 4.390.437 ai 4.350.173 che indicano una flessione dello 0,9 per cento. I dati emergono da una elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Aci.

La situazione però non è uguale in tutte le regioni italiane: in controtendenza Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Molise che segnano, rispettivamente, un più 27,5, 5,9 e 0,6 per cento. A fare i conti con una più drastica riduzione del circolante rispetto alla media sono Umbria, Lazio e Toscana che hanno archiviato il quinquennio con un meno 13,0 per cento circa.

La regione con il parco di veicoli da lavoro più consistente è la Lombardia che ne conta oltre 733.360 che indicano un calo superiore all’11 per cento rispetto al 2010. Seguono Veneto (417.424), Emilia Romagna (416.040) e Lazio (414.935).

E in futuro? Le immatricolazioni finalmente hanno ricominciato a crescere, si può quindi prevedere un circolante stabile per i prossimi anni.

 

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