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Le flotte non amano l’elettrico

5/11/2016 – Nel settore delle flotte aziendali è sempre la trazione diesel quella più gettonata. E le alternative, soprattutto quelle elettriche, sono ancora oggi una nicchia insignificante (e non solo nel comparto di cui sopra), nonostante buona parte dei veicoli fleet percorrano meno di 100 chilometri al giorno: vale a dire la soglia critica entro la quale un elettrico può essere conveniente sotto molti punti di vista.

È quanto emerge da una ricerca promossa da Top Thousand - Osservatorio sulla mobilità aziendale –, che ha preso in considerazione una flotta campione di sessanta grandi aziende appartenenti a diversi settori, con oltre cinquantaduemila veicoli aziendali. Stando ai dati, con soli 1.287 veicoli immatricolati nei primi nove mesi di quest’anno, l’elettrico in Italia resta un business di nicchia, in cui il noleggio a lungo termine – quello preferito dalla flotte – detiene sì una quota del 54 per cento, ma che significa appena 692 veicoli.

A cosa si deve questo ‘non amore’ dei flottisti nei confronti dei veicoli Zev? Quasi la metà degli intervistati punta il dito contro la scarsa autonomia dei veicoli elettrici, mentre esattamente un quarto di essi denuncia un’infrastruttura di ricarica insufficiente e non paragonabile alla rete dei distributori classici. Quasi a pari merito seguono poi i prezzi alti dei veicoli elettrici e i tempo biblici per la ricarica delle batterie.

Ergo, nessun preconcetto nei confronti dell’elettrico. Ma solo la consapevolezza che la tecnologia – seppur valida – è al momento ancora molto, troppo acerba per un utilizzo professionale.

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