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Le flotte le vogliono diesel

L’alimentazione più diffusa nelle flotte italiane con un 82 per cento è il diesel e anche nei prossimi anni sarà lui a fare da padrone. Lo rivela l’edizione 2016 del Barometro delle Flotte Aziendali, la ricerca di mercato internazionale del Corporate Vehicle Observatory di Arval che, ogni anno, monitora le tendenze e anticipa le evoluzioni delle scelte di mobilità professionale in Europa e in Italia.

Secondo i fleet manager italiani che hanno partecipato al sondaggio da qui al 2021 non ci sarà un decremento del diesel e si continueranno a utilizzare pure GPL e metano, che in Italia, grazie a un mix di incentivi e basso costo alla pompa, riscuotono più successo che negli altri Stati europei.

Cominciano, poi, a farsi spazio anche nelle flotte tricolore ibrido e ibrido plug-in che rimangono però delle nicchie, più che in altri Paesi del Vecchio Continente. Il 22 per cento degli intervistati ha dichiarato di avere in flotta o di volerlo inserire nei prossimi tre anni, almeno un veicolo ibrido, percentuale che scende al 13 con l’ibrido plug-in.

Poco l’appeal che esercitano i veicoli elettrici con solo il 19 per cento dei fleet manager che dichiara di utilizzare già o di avere l’intenzione di farlo nei prossimi tre anni, un veicolo a batteria. Infine, quasi sconosciute alle flotte le auto Fuel Cell Electric/Idrogeno.

 

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