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La penna & la cifra

15/02/2016 - Tommaso Tommasi se n'è andato. In punta di piedi, dopo una vita vissuta in punta di penna. Il web e le riviste sono piene di attestati di stima, di cordoglio, di ricordi. Un coro unanime: un gran galantuomo, un giornalista cortese, eccetera eccetera.

Non amiamo, come lui, ripeterci. Fuggiamo, come lui, dalla banalità e dall'ovvio, preferiamo un ricordo trasversale, fatto di sfumature, di curve, come quelle di una strada impegnativa e difficile. Perché Tommaso aveva scelto un giornalismo non facile, quello fatto di numeri, sacri nella loro oggettività. Una visione che abbiamo condiviso, negli anni difficili nei quali le Case si rifiutavano di dare i dati di vendita, mentre la Motorizzazione non era in grado di offrire i dati in tempi non biblici. Una vergogna!

Cominciammo una battaglia, poi vinta, e Tommaso si inventò una pregevolissima rivista che di ovvio poco aveva: Interauto News, poi anche Intertruck News. Era, insomma, un giornalista. Prima o poi, tutti avevamo bisogno di consultare la sua Bibbia, fossimo giornalisti, dealer, operatori del settore, pubblicitari. Tutti. Insomma, e Tommaso per tutti ha reinventato il giornalismo dell'economia dell'auto e dei trasporti.

Certo un gentiluomo, mai sopra le righe, mai un urlo, raramente un disappunto. Eppure, era dotato di finissima arguzie e ironia, che ogni tanto trapelava da sotto gli occhialini. Uno sguardo azzurro ammaliatore, convincente, nobile nei tratti, bonario nell'espressione. Eppure, sapeva essere tagliente, implacabile verso la stupidità, l'arroganza, l'ignoranza. Così lo ricordo. L'ultima volta che ci siamo visti, un paio di mesi fa, era scoraggiato, per colpa di un settore, il nostro, che cambia senza evolversi. Coraggio, ci siamo detti, andiamo avanti. Ma io, Tommaso, resto sempre un passo dietro di te. Il mondo dell'auto ti deve molto, e non potrai, purtroppo, essere sostituito. Un consiglio: per un po', se puoi, non pensare al mercato dell'auto. Riposati.

Giuseppe Guzzardi